AI, COMUNICAZIONE E PR: COME CHAT GPT (E ALTRI SISTEMI SIMILI) STA RIVOLUZIONANDO IL SETTORE

Proprio in questi giorni Open AI ha svelato SORA, la sua nuova intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare il mondo dei video attraverso la creazione di filmati iper-realistici costruiti a partire da prompt testuali. Si tratta solo dell’ultima news relativa all’AI generativa, un settore che potrebbe generare un valore aggiunto annuo fino a 312 miliardi di euro, rappresentando il 18% del PIL del Paese – a parità di numero di ore lavorate -, secondo alcuni dati rilasciati a settembre 2023 da The European Ambrosetti e Microsoft.

Tra i settori più impattati da questa vera e propria rivoluzione che prende il nome di AI generativa c’è sicuramente l’ambito della Comunicazione, insieme a quello della Creatività. Inutile negarlo, strumenti come Chat GPT sono una vera e propria arma a disposizione dei professionisti delle PR e della comunicazione e soprattutto sono funzionali a sostenere la mission delle PR, vale a dire la costruzione e consolidamento della reputazione e della relazione tra un’organizzazione e il suo pubblico di riferimento.

Con l’aiuto di Chat GPT, abbiamo indagato alcuni dei principali ambiti in cui l’AI può rappresentare un valido supporto all’attività di PR. Vediamoli nel dettaglio.

Creazione di contenuti

Sono diverse le piattaforme AI in grado di generare contenuti scritti, come articoli, comunicati stampa e post per i social media. E non è più solo un’esclusiva di Chat GPT, ma anche Bard e diversi altri sistemi in via di sviluppo e destinati ad affermarsi nei prossimi mesi. Qualcuno dirà che si tratta di tecnologie ancora “grezze” – e questo è in parte vero – ma siamo certi che nei prossimi mesi e anni la qualità di queste piattaforme aumenterà in modo decisivo. Così si velocizza la produzione di contenuti, ma attenzione: il tocco creativo di un umano e la sua capacità di interpretare e indirizzare un testo rimangono un patrimonio da difendere.

Personalizzazione

Non è un mistero che l’AI permetta di personalizzare i propri messaggi a livello individuale, avvicinando ulteriormente la comunicazione al marketing. E così sarà sempre più comune l’erogazione di contenuti tarati sulle preferenze e il comportamento dell’audience. Una strada possibile grazie alle capacità di calcolo e analisi dei dati, prerogativa tipica dei sistemi di intelligenza artificiale.

Automazione dei compiti ripetitivi

L’AI può automatizzare compiti ripetitivi e di routine, come il monitoraggio dei media e le attività di rassegna stampa, la compilazione di report e l’analisi dei dati. Ciò consente ai professionisti delle PR di concentrarsi su attività più strategiche e creative, come la pianificazione della campagna e lo sviluppo del messaggio, lasciando all’intelligenza artificiale funzioni ripetitive e facendo risparmiare prezioso tempo alle risorse e al genio creativo umano.

Analisi dei dati

L’intelligenza artificiale permette di analizzare enormi quantità di dati provenienti da diverse fonti, come social, articoli online, blog e molto altro ancora. Una capacità che è funzionale ai professionisti delle PR per ottenere una comprensione più ampia e approfondita del pubblico, in particolare del sentiment, e delle tendenze di mercato. A beneficio delle strategie di comunicazione.

In sintesi, l’AI può essere un valido alleato per la comunicazione e le PR, ma non può lavorare senza l’aiuto di una mente umana. Almeno allo stato attuale, dove i sistemi commettono ancora errori e (almeno nelle versioni gratuite) non si possono dire del tutto affidabili. Eppure, a guardare i video prodotti da SORA, è lecito pensare che nei prossimi mesi o anni l’AI farà passi da gigante. Nel frattempo, non può fare ancora a meno dell’uomo per produrre contenuti realmente di qualità.

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