I dati Audiweb e Nielsen 2020: smartphone e OTT regnano incontrastati
Sale la total audience giornaliera e mensile grazie allo smartphone, mentre vola l’audience degli asset online di Enti/Governo. Sul fronte investimenti internet supera la tv, un sorpasso storico che però premia i soliti noti.
Avevamo in programma un blogpost sulle PR, uno dei nostri asset principali, allo scopo di ricostruire l’evoluzione e lo sviluppo di un settore quanto mai centrale in questi tempi di pandemia. E invece, settimana scorsa, sia Audiweb sia Nielsen hanno pubblicato i report relativi al 2020 che fotografano la fruizione del web e il trend degli investimenti pubblicitari nell’anno in cui il Covid ha cambiato un po’ tutto. Internet ha superato per la prima volta gli investimenti tv e lo smartphone è giunto a una penetrazione mensile dell’85%, con un numero di telefoni intelligenti che ormai supera quello dei televisori nelle nostre abitazioni.
I dati Audiweb
Partiamo dai dati Audiweb: dal 2018 a oggi la penetrazione di internet è aumentata dal 70 al 73% per un totale di 43,5 milioni di utenti unici nel mese medio del 2020. I dati sono ancor più elevati se si concentra l’analisi sul campione 18-74. Il device per eccellenza rimane lo smartphone, consolidando la penetrazione mensile dal 76% del secondo semestre 2018 all’85,2% del 2020. Prendendo in esame i dati giornalieri la penetrazione dello smartphone sale nel 2020 al 67%, allargando ulteriormente nel contesto quotidiano il gap con pc e tablet, la cui traiettoria storica è certamente più stabile e caratterizzata anche da un recesso nel 2019.
Una fotografia, quella di Audiweb, in sintonia con il rapporto Auditel-Censis relativo al 2019, che ci indica come le nostre abitudini di consumo mediatiche siano ormai profondamente cambiate, proprio a partire dai device che utilizziamo:
“Gli smartphone si confermano al primo posto, con 44 milioni e 700.000 apparecchi nelle tasche degli italiani, in crescita del 2,4% rispetto al 2018. Seguono le tv, che sono 42 milioni e 700.000, in lieve ripresa rispetto allo scorso anno (+ 1,1%), come effetto del boom delle smart tv, che ormai sono 10 milioni, di cui 7 milioni e 700.000 sono effettivamente collegate ad internet (+61,8% rispetto al 2018)”.
Insomma, lo smartphone è stabilmente il primo apparecchio con cui accediamo al web e può essere un grande amplificatore per altri media (tv e stampa sono l’esempio perfetto). Anche le smart tv crescono rapidamente, aprendo la strada a nuove forme di advertising sempre più programmatic-based, con notevoli vantaggi su precisione e misurazione.
Infine, sempre secondo Audiweb, il Search continua ad assorbire la quota maggiore di traffico, mentre i siti governativi segnano la crescita più importante, passando da 22 a 27 milioni di utenti.
I dati Nielsen
Se i picchi di fruizione del web per Audiweb si sono manifestati a marzo e nell’ultimo trimestre del 2020, solo al termine dell’anno la pubblicità sul mezzo ha quasi totalmente recuperato il terreno perso nei primi mesi, in particolare dal crollo di marzo-aprile. Tuttavia, grazie a un calo più accentuato della televisione, il web si è ritrovato con un po’ di anticipo ad essere il primo mezzo per spesa anche in Italia (con una quota del 41,9% contro il 41,6% della tv).
Il merito va specialmente agli OTT, che perdono qualcosa, ma come potete vedere nella nostra rielaborazione che confronta lo storico FCP vs. OTT, sono quest’ultimi a trainare il comparto. Infatti, dal 2016 a oggi, il perimetro FCP si è mosso sempre tra i 440 e i 485 milioni di raccolta all’anno, mentre gli OTT nello stesso tempo hanno ingrossato i propri ricavi pubblicitari annuali di un miliardo di euro. A livello di categorie merceologiche ci preme sottolineare la crescita del 18% degli investimenti dell’area Enti/Governo, che hanno utilizzato tv, radio e social per sensibilizzare i cittadini sul covid e sulle misure intraprese per combattere la diffusione del virus.
Al di là delle stime e dei numeri il panorama è profondamente mutato e le strategie di comunicazione devono essere pensate e declinate a partire dai punti di contatto: che sono sempre più smartphone e social. Senza dimenticare la tv, che quest’anno potrà contare (ci auguriamo) su eventi sportivi come Europei e Olimpiadi, nell’ambito di un più ampio processo di trasformazione che vede il mezzo sempre più connesso al web e ad altri canali.
Credits Immagine Unsplash by Domenico Loia
Fonti dall’articolo per approfondire: